“Diagnosi prenatale come mercato della paura”

Ricevo la NL e rilancio condividendo il punto di vista: 

Scandalo di abortire le femmine…

British scandal of abortion on request

In Inghilterra si indignano e condannano chi abortisce i feti di sesso femminile: è una discriminazione di genere, dicono. Ora, come riporta questo articolo scritto in India, dove di aborti femminili se ne intendono tanto da aver vietato le ecografie per rivelare il sesso, in realtà la legge non lo vieta; semmai altri sono tutti i giorni, dice l’articolista, le deroghe alla legge inglese sull’aborto che passano sotto silenzio. Che l’aborto sia un atto cruento e finisca mortalmente una vita è certo; che lo sia solo quando ci piace a noi  o è politicamente scorretto non ci va giù

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Contro la deriva della diagnosi prenatale: documento francese 

La diagnosi prenatale come “mercato della paura”, ecco i dettagli di un importante appello sottoscritto dai maggiori esponenti della medicina francese. “In un’epoca di solitudine si cerca nella scienza la sicurezza che dava un tempo la religione” e “non sono tanto i pazienti a trarne vantaggio, quanto gli azionisti delle ditte mediche e la carriera dei ricercatori”. In breve, il bambino è “schedato “, “braccato “, -pardon, “seguito” – dal suo concepimento. Sono parole forti, che ribadiscono quanto diciamo da anni: la diagnosi prenatale genetica non è eticamente neutra. [link]