Non voglio morire di fame e sete

Mi chiedevo, da cristiana, come posso stare davanti a una circostanza che sembra segnare l’epilogo del rifiuto pratico di Dio manifestato da chi ci governa.
È chiaro che su divorzio, aborto, unioni civili, ecc. posso ancora essere contraria e rifiutare quelle leggi che sono contro la legge di Dio.
Ma stavolta la situazione è molto poù grave, a mio parere, perché viene ignorata la possibilità dell’obiezione di coscienza ai medici, ledendo la loro libertà di agire secondo coscienza e conoscenza.
Personalmente non ho nulla da obiettare sull’accanimento terapeutico, su cui si è espresso anche Papa Francesco. Però il malato terminale non può essere abbandonato al totale disinteresse umano, venendo privato anche di un sorso d’acqua o abbandonato ai morsi della fame che provocano sofferenza atroce. Anche la mia mamma, voleva togliere il disturbo perchè si riteneva un peso , ma l’abbiamo accompagnata fino alla fine, fino all’incontro definitivo, con dolcezza, ed è morta col nome di Maria che. negli ultimi tempi  invocava continuamente.
A gennaio ci sarà l’assemblea generale dei Vescovi che si esprimerà in modo concorde e ufficiale sull’argomento, e non penso che si discosteranno dal giudizio del Papa, forte ma inascoltato da molti.
Ma intanto mi chiedo: varrà davanti a un medico il mio desiderio di non morire fra i tormenti della fame e della sete, come è accaduto ed è stato documentato anche dai medici che osservavano e facevano la relazione sulle reazioni di Eluana (il che è stato recentemente reso pubblico).
Non so. Ormai la vita non è più in mano di Dio, ma nelle sentenze dei giudici che interpretano le leggi in modo personale. Per cui non credo che la mia volontà di non rinunciare al nutrimento e alla idratazione sarà rispettata. Anche se parlano di autodeterminazione….(parola chiave come fascismo e democrazia ed altre di cui si conosce ormai solo il suono e non il significato vero).
Per cui come cristiana, per ora intensifico le mie preghiere per una buona morte e mi affido alla misericordia del buon Dio.
Poi mi atterrò a quello che diranno i Vescovi in comunione con il Papa.

 

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5 commenti

  1. Si nasce e si muore. La vita e’ un dono di Dio ed in questo satana non ha alcun potere di intervento; ma colui che ha in dispregio le creature di Dio, confidando sulla debolezza umana, intende far credere che se la vita e’ un dono non puo’ essere una imposizione, e che quindi sia lecito disporne pienamente secondo le nostre volonta’; ma cosi’ la vita diventa altro, un bene senza alcun vincolo e non piu’ il tabernacolo sacro custode dell’anima ed inviolabile, indisponibile. Non riconoscendo l’appartenenza a Dio, mancando il vero senso della vita, ecco che tutto diventa lecito: ci si puo’ disfare del “regalo” della vita in quanto soltanto “nostro”: ad esempio, scegliendo l’eutanasia e rigettando la Croce; che e’ poi quello che desiderano i sostenitori della “bella morte” e pure il demonio.

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  2. Purtroppo oggi la situazione morale è davvero grave, forse più grave di quanto non lo sia mai stata prima. Il nodo della questione parte dal fatto che la maggior parte della gente viene indottrinata a pensare in modo strettamente individualistico. Lo slogan “la vita/il corpo è mia/o e ne faccio ciò che voglio” è sintomatico. La vita non è più un dono dall’Alto ma un bene di proprietà di cui fare ciò che si vuole.
    Anche il fatto di vedere una morte più “dignitosa” di un’altra la dice lunga. Ma sappiamo che se si pensa in base al corpo e non allo spirito è questo quello che accade.
    Tutti cercano la libertà di fare come vogliono e come credono sia giusto… ed il buono di questo è che ognuno può mantenere saldi i propri valori, se ne ha di importanti nel cuore. Credo quindi che nessuno potrà costringere qualcuno a morire se questo non è stato espressamente dichiarato dall’individuo in questione.
    Ti abbraccio e ti auguro un felice Santo Natale.

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  3. “È chiaro che su divorzio, aborto, unioni civili, ecc. posso ancora essere contraria e rifiutare quelle leggi che sono contro la legge di Dio”. Mi chiedo chi conosca davvero Dio e la sua legge dato che la maggior parte delle persone non conosce nemmeno se stessa e le leggi della natura. Nemmeno la bibbia è di aiuto dato che su divorzio, aborto, unioni civili, eutanasia vi è scritto ben poco o non vi è nemmeno una citazione a riguardo, visto il contesto completamente diverso da quello attuale. Alla fine l’unico vero valore universale è la Libertà che non vuol dire licenziosità ma vivere in piena consapevolezza e responsabilità, ascoltando la propria voce interiore che è la sola vera autorità che ognuno dovrebbe seguire.

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    • Beh… nella Bibbia ci sono i Comandamenti e nel Vangelo c’è quel che dice Gesù.
      Quanto alla libertà in parte concordo con te. Seguire la propria coscienza retta certo, ma perchè adeguatamente educata a
      riconoscere il bene e il male. Libertà non è arbitrio di seguire le proprie fantasie e pulsioni.

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