Spesso siamo ripiegati su noi stessi e sui nostri problemi più o meno gravi e non ci guardiamo intorno e non vediamo il dolore, la delusione e la tristezza degli altri.
Questo ho pensato ricordando la poesia che un amico ricordava di aver appreso alle elementari. La trascrivo:
“Quando nacqui mi disse una voce.
“tu nascesti a portar la tua croce”.
Io piangendo la croce abbracciai
che dal Cielo donata mi fu.
Poi guardai, guardai, guardai:
tutti portan la croce quaggiù