Ed ora?
È stata una giornata esaltante. L’ho seguita nella diretta alla tv ed era una folla variopinta e vivace con famiglie più o meno numerose accompagnate da nonni e nonne. Un mare di teste, di colori e di bandiere le più disparate di cui non riuscivo a vedere la fine.
E poi gli interventi dei vari oratori brevi e essenziali senza troppi fronzoli e parole in politichese a cui non crede più nessuno.
Insomma una bella giornata, piena di vita e della gioia che solo i bambini sanno creare intorno a loro.
Oggi tutto è finito.
Non perché non si possa ripetere, se l’Italia si conserva democratica; ma per il fatto che la vita riprende con la stessa drammaticità di ogni giorno , con nuove difficoltà da affrontare, con i sempre nuovi e inattesi rapporti e circostanze.
E mi chiedo: come si fa a vivere? E basta la gioia e la gratitudine di una giornata eccezionale come quella di ieri, 30 gennaio 2016, per continuare o cominciare a vivere all’altezza sei nostri desideri?
Mi viene in mente il giorno stesso della mia Laurea per la quale tanto avevo lavorato. Ricordo che il giorno stesso mi dissi: e adesso?
È in situazioni simili, quando uno ottiene qualcosa di desiderato o semplicemente bello, che arriva il momento in cui tutti ci si chiede: e adesso?
Non tutti i giorni ci si ritrova in mezzo a uno, due milioni di persone festose; e non basta nemmeno per compiere il nostro desiderio di felicità.
Noi vogliamo di più, sempre di più.
Certo è doveroso contribuire a costruire un mondo più giusto.
Ma io sono destinata a vivere eternamente in questa vita spesso difficile e piena di dolore che nemmeno un Family day può alleviare?
In questo momento sento alla tv che si parla delle vittime di vari attentati e tante altre notizie simili… basta un evento grandioso come quello di ieri ad reggere avanti a tutte queste altre tragedie?
Esiste una salvezza. Esiste.
Solo che questo mondo postcristiano non riconosce più Colui che gli ha donato la vita e la libertà e da soli riusciamo a creare soltanto questo disastro mondiale.
Occorre ritrovare la cultura che ha costruito l’Europa a partire dalla diffusione del Cristianesimo fin dal primo secolo. Ma di quel Cristianesimo in gran parte si sono dimenticati anche molti battezzati.