Cara M., Oggi una amica della tua nonna mi ha riferito che la Madonna ha chiesto di dire ogni giorno il Rosario per evitare l’imminente guerra mondiale che comincerà in Siria. L’ho detto insieme al nonno e mentre pensavo al terzo mistero della gioia (la nascita di Gesù Bambino) mi sono commossa perché pensavo a te, a come eri nei primi giorni di vita e poi al primo mese e poi al secondo, al terzo, fino all’ottavo mese appena compiuto. Pensavo alla tenerezza, alla devozione, allo stupore di Maria, la mamma di Gesù, che lo vedeva crescere, che indovinava tutti i suoi desideri e bisogni, che non si capacitava di essere la mamma di un Dio bambino… per lei doveva essere uno stupore continuo… Come deve essere uno stupore per la tua mamma vederti crescere. Ma anche per il tuo papà che non smette di fotografarti, quasi a immortalare i momenti meravigliosi che stanno vivendo con te. Mi vieni in mente, quando, a suona di musica, seduta, cerchi di spostarti sul sederino spingendoti in avanti, in quell’enorme tappeto, diretta verso il bordo dove ti aspetta papà che ti offre le sue manone per aiutarti a sollevarti sui piedini… e una volta in piedi non c’è verso di rimetterti seduta. Ci prendi un gusto fantastico a stare in piedi. Ecco anche Gesù Bambino ha vissuto le stesse tappe della crescita… Che stupore per Maria che non riusciva a capire il misterioso e ineffabile progetto d’amore di un Dio, il Dio d’Israele, che decideva, con una incomprensibile condiscendenza, di diventare un fragile bambino bisognoso di tutto. Non capiva Maria tutto questo ineffabile mistero che l’accompagnava e voleva da Lei essere accompagnato per abituarsi a vivere come uomo. È un mistero dolcissimo che chiede solo una muta adorazione. [mvp1]
Una delle lettere di una nonna alla nipotina
Pubblicato da annavercors in giugno 1, 2015
https://annavercors.wordpress.com/2015/06/01/una-delle-lettere-di-una-nonna-alla-nipotina/
Articolo precedente
Permesso, grazie, scusa.
Permesso, grazie, scusa.
Articolo successivo
Il tesoro nascosto nel fango
Il tesoro nascosto nel fango
Lascia un commento