Ritengo che le analisi per quanto accurate e precise della realtà – per le quali occorre un’informazione fedele al vero e non piegata all’ideologia – siano indispensabili per poterla affrontare adeguatamente. Ultimamente noto nel mondo dell’informazione tra cattolici un grosso allarme per il diffondersi dell’ideologia gender, perché l’educazione dei figli è il regalo più bello che possiamo fare loro. Leggo moltissime notizie allarmate su favole inadatte raccontate ai bambini degli asili nido, leggo di persone arrestate per aver protestato per la denuncia della diffusione di materiale pornografico, leggo di manifestazioni legittime per difendere il matrimonio tra un uomo e una donna che sono in grado di generare la vita, leggo di proteste non violente e silenziose per la difesa della libertà di informazione… insomma tutto il mondo è in subbuglio e mi chiedevo se sia sufficiente protestare, stigmatizzare, angosciati, senza rimboccarsi le maniche e cercare di affrontare la realtà in modo dignitoso e conforme alle esigenze dei genitori ed educatori.
Ne parlavo dei comoscenti e ho scoperto che per i miei amici cagliaritani e vicini a Cagliari c’è un convegno interessante sull’educazione all’affettività:
http://www.chiesadicagliari.it/event/convegno-sulleducazione-allaffettivita-e-alla-sessualita/
Purtroppo non abbiamo molte occasioni per essere informati sull’argomento, per cui sarebbe il caso di approfittare di quelle che ci si presentano.
E pensavo che l’essere cristiani convinti e conoscere tutta la dottrina sia una condizione necessaria, ma non sufficiente per capire come si possono educare i figli all’affettività.
Per cui l’informazione sull’argomento è fondamentale per sapere come muoversi per fare il regalo più bello ai nostri bimbi: un’educazione che sia introduzione alla realtà totale.
alberto
/ febbraio 22, 2015Ma… dipingere la scuola italiana come un campo di rieducazione in cui si instilla nelle nuove generazioni la teoria del gender mi sembra una caricatura che deforma totalmente la realtà. La scuola ha ben altri problemi e questa è proprio l’ultima questione da sollevare.
Lo dico da persona che nella scuola ci lavora… Ho anche provato a chiedere ad amici che hanno figli in diversi ordine e gradi scolastici se avevano avuto sentore di questo indottrinamento e tutti cadevano dalle nuvole… e le assicuro che non sono dei babbei.
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annavercors
/ febbraio 23, 2015Spero che lei abbia ragione, anche perché a scuola tra qualche anno andrà mia nipotina.
Comunque nella scuola ci sono stata come insegnante e una mia illuminata collega ispirava i quattordicenni ai rapporti sessuali precoci (di questo si lamentavano i genitori con me e credo fossero sinceri). Quindi credo e spero dipenda tutto dagli insegnanti singoli come ai miei tempi. Anche se certi documenti ministeriali li ho anche in copia e affermano che la responsabilità dell’educazione alla diversità di genere sia affidata a certi gruppi e non ad altri. Staremo a vedere. Speriamo bene.
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