“Non c’è nulla di più fragile di un sorriso, che talora nasconde dolorose intermittenze del cuore, della nostalgia, questa patria perduta e non dimenticata, della neve che cade a Natale, e di un raggio di luna su un libro che ci è caro; e da queste metafore umbratili e iridescenti rinasce una ultima immagine della fragilità: quella visibile solo agli occhi bagnati di lacrime”.
Con queste struggenti parole si conclude un piccolo saggio dello psichiatra Eugenio Borgia intitolato “La fragilità che è in noi” che affronta un tema universale ed eterno, il tema della nostra fragilità, fisica, psicologica, spirituale… umana insomma.
L’analisi tremante di ferire la fragilità di ciascuno è il tema dominante del piccolo saggio .
Delicatezza insospettabile in un “esperto” del settore … e gli esperti, si sa, sono più preoccupati di mostrare la propria competenza, che di accogliere il mistero dell’interlocutore con dolcezza e rispetto.
Ho trovato interessantissimo il contenuto, non solo per la modalità con cui viene trattato l’argomento, ma per l’argomento stesso che aiuta a lambire il mistero insondabile della fragilità di ciascuno.
Trovo umanissimo il modo di esporre l’argomento a partire da esperienze concrete e reali di persone che hanno avuto il coraggio di esprimere la propria fragilità in riflessioni personali, diari, poesie, dipinti… perché si parte sempre dall’oggetto per analizzarlo… non da teorie più o meno astratte che soddisfano l’intelligenza e competenza che si compiace di se’, dimenticando che si ha a che fare con delle persone che hanno bisogno di essere accolte, amate, comprese.
Non aggiungo altro. Mi limito a suggerire la lettura di questo prezioso libretto che – almeno per quel che mi riguarda -, mi riconcilia con certe figure di esperti, estremamente professionali e aridi che ostentano le loro sicurezze, ignorando il bisogno di consolazione di chi vive in modo acuto e spesso inconsapevole un momento di fragilità.
lucianadal2013
/ dicembre 29, 2014Ciao. Ti leggo spesso e a volte lascio un commento. Mi sei molto cara. Eugenio Borgna è un intellettuale neuropsichiatra di Novara. Ho partecipato e soprattutto ascoltato, le sue conferenze al Centro Culturale C. Peguy. A volte facevo fatica nello seguire i vari passaggi. Una sera, raccogliendo tutta la mia timidezza gli ho chiesto il significato di alcune parole dicendogli che ero una casalinga in cerca di risposte ! (1978) ora lo seguo su Tracce. E’ cambiato ed è più vicino all’umano. Acquisterò il libro per una mia nipote psicologa e magari anche per il mio consuocero neuropsichiatra infantile che sto notando che si sta incamminando sulla strada stretta! Ciao e l’augurio di un fine anno senza botti, ma preghiere! Lucia
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annavercors
/ dicembre 29, 2014Grazie Luciana, le tue parole mi giungono in un momento di… fragilità (ho appena ricevuto una bella batosta!)
Ricambio con tanto affetto gli auguri senza botti ma con tante preghiere!
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