“La bellezza è la verità che si comunica a noi attraverso un’attrattiva, nell’anima nostra sorgono profondi discorsi e profonde esperienze di vita e può essere che noi tendiamo a fermarci a questo, a vivere la parola di Dio solo esteticamente.
Invece, seguire la sapienza nuova coincide con una morte, la morte dei nostri pensieri, dei nostri sentimenti, del nostro modo di fare: implica una rottura, una contrizione della nostra persona, perché “i nostri pensieri non sono i suoi pensieri” (…) .
Obbedire alla Sua volontà è lo strumento col quale Egli ci vuol far aderire totalmente a Lui, secondo la Chiesa, nella circostanza effimera, banale, nella quale ci ha chiamato. Solo attraverso la fede e l’aderire a questo fatto con cui Dio ci porta, riflettendo e amando, aderendo volontariamente ai momenti ordinari di una regola quotidiana, ci rende corpo e sangue della volontà del Padre.
Mai possiamo aderire di più alla misericordia di Dio che nell’ubbidire alle persone, alle pietre dove Dio ci ha collocati”.
(Vita di don Giussani di Savorana,pag.446/447)