Cari amici, mi aiutate a dare una lettura di ciò che accade in Turchia?
Ripropongo le varie risposte perché mi paiono una modalità corretta di affrontare l’argomento. E la domanda è sempre segno del porsi in modo corretto in un dialogo perché insieme si ricerca la verità:
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R.Bisognerebbe parlare con persone di fiducia che vivono la. Qualche anno fa in Turchia è stato ucciso un vescovo cattolico (Padovese) – questo fa capire che tipo di forze sono in gioco; in “Tracce” c’è stato qualche tempo fa un intervista con un gesuita che vive in Siria o in Libano, che era molto di aiuto per l’intera zona del medio oriente. Per quanto riguarda la Turchia il mio collega di geografia dice, che i motivi detti (i grandi progetti di Erdogan: ponte…) sono solo un pretesto per una lotta della “modernità” contro un politico che è partito come “riformatore” dell’Islam ed è diventato sempre più “fondamentalista” – ma non so quanto queste categorie occidentali servano per capire cosa vi sia in gioco…S.Qualche tempo fa, un mio amico, missionario per 20 anni in Camerun , mi diceva che secondo lui queste ‘rivoluzioni’ per abbattere regimi neanche tanto repressivi fanno il gioco dei fondamentalisti che, approfittando del vuoto di potere, pian piano si impongono come modello di stabilità (faceva riferimento all’Egitto).V.
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Ho trovato questo link http://www.asianews.it/notizie-it/Istanbul,-la-polizia-entra-in-piazza-Taksim.-Disperse-anche-manifestazioni-ad-Ankara-28164.html . che conferma più o meno quello che vediamo in tv. Comunque credo avesse ragione il tuo amico missionario: c’entrano sempre i giochi di potere più o meno espliciti. La politica come servizio è “una pia illusione” di alcuni cattolici che si ostinano a seguire il Papa. Qualche autore, anche mistico, parlerebbe dell’eterna lotta intrapresa dall’anticristo ed io sono incline a credergli…
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R.Per quanto riguarda un punto, cara S, non sono molto d’accordo: “regimi neanche tanto repressivi”. Forse sono influenzato dalla mia esperienza in Armenia e dall’uccisione del vescovo Padovesi, ma devo dire che su quel “non tanto repressivi” si può certamente discutere a lungo…V.Però i cristiani da queste rivolte non mi pare abbiano avuto gran giovamento, anzi! prima almeno riuscivano a vivere in serenità… da quel che so. Quanto alla Turchia odierna ed Erdogan mi si chiariscono un po’ le idee davanti alla notizia che sono imminenti le elezioni. Però le proteste che si stanno diffondendo a macchia d’olio temo che finiranno per coinvolgere anche l’Italia… da noi la situazione è davvero difficile… come in Grecia e anche in Spagna, per non parlare della Francia che magari manifesta per i diritti delle famiglie mentre in Germania probabilmente dal punto di vista economico si sta meglio. Ma veramente il mondo intero, almeno la nostra zona, Europa,Asia, Africa è su una polveriera…
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V.Certo, non lo nego: è una situazione drammaticissima che noi abbiamo ripetutamente vissuto negli ultimi anni, tra terremoti, alluvioni e calamità varie in Italia . E credo che sia anche questa serie di problemi che hanno dirottato gli interessi dei governanti verso scelte non a favore dell’occupazione per esempio. Perché da noi la disoccupazione sta raggiungendo, se non li ha già superati, livelli di guardia. Ma l’economia che secondo alcuni è il motore della storia è sempre secondaria alla capacità di un popolo di affrontare con solidarietà e responsabilità le varie contraddizioni. Solo che da noi si sta perdendo quello che è davvero indispensabile : la consapevolezza e la sicurezza di essere un popolo che sa condividere i bisogni. Il lavoro da fare è soprattutto culturale: perché il popolo recuperi la sua identità solidale fortemente messa a rischio da ideologie varie e dalla forte identità dei numerosissimi immigrati che giungono da noi sperando di trovare lavoro e pace.. e invece… non sanno che siamo quasi una polveriera.