A proposito di eutanasia

Terribile il video delle ultime ore di Piera davanti alle quali mi sono detta che quello che caratterizza tale scelta è l’inferno della solitudine. Solitudine covata per anni, solitudine non presa in considerazione da amici e conoscenti.

Ma come si riesce a capire che l’uomo non è fatto per la solitudine?

Forse bisognerebbe imparare dai bambini.

Sì perché il bambino non riesce a vivere se non nella relazione con la figura materna e in tale relazione sta la sua sicurezza e la sua serenità.

Ma cosa è successo che ci ha fatto allontanare da quella semplicità che ci rendeva certi?

Ho sempre pensato alla vita come un progressivo allontanarsi dalla nascita alla ricerca di un’autonomia che si ritiene sia segno di età adulta. Ma l’autonomia vera non è solitudine. Occorre essere autonomi ma aperti alla relazione con gli altri. Ma una relazione vera almeno con una persona che ci accolga interamente per quello che siamo è davvero indispensabile.

Non è vero che non esiste almeno una persona capace di accoglierci: il problema è che ci stanchiamo troppo presto di cercarla; abbiamo fretta e così finiamo per annegare nella solitudine.

Io sono stata vicina , nonostante avessi problemi seri di salute, ad una persona in fase terminale. E proprio perché le ero vicina mi parlava del suo desiderio di farla finita al più presto.

Davanti a una richiesta tale ero sconcertata… ma dopo un po’ le dissi: “Dai, su, preghiamo”.  E lei:”Prega tu che io muoia presto”. Allora non so come replicai (chissà come mi è venuto in mente!): “Preghiamo la Madonna che venga lei al più presto a prenderti per portarti in Paradiso”.

Da quel momento smise di parlare. Solo con un filo di voce, ogni tanto durante la giornata, diceva, anzi urlava: “Maria! Maria!”

Non riuscivamo a capire chi fosse questa Maria anche perché delle figlie nessuna si chiamava Maria. Così le chiedemmo chi fosse questa Maria e lei, con un filo di voce quasi stizzito perché non avevamo capito: “Ma è la Madonna!”

E’ incredibile ! Incredibile che una semplice frase abbia potuto sostenere quegli ultimi quindici giorni di sofferenza silenziosa.

Prima di chiudere la bara, ricordo che le abbiamo messo tra le mani una rosa bellissima perché la consegnasse a Maria.

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