Il no all’umano

Andrea e Giovanni si sono trovati di fronte un uomo che ricuperava in loro un’assenzaAffezione e dimora di cui il loro animo si struggeva: l’assenza dell’umano.
Giustificare l’ira, giustificare la strumentalizzazione dell’altro, giustificare il potere sull’altro, giustificare la funzionalità dell’altro a un proprio progetto: è il no all’umano, perché l’umano non è connesso col tuo progetto! L’umano sorge e si erge nel cammino del tempo e dello spazio, nel cammino della storia, come Io. E da questo Io nasce una luce che illumina la tua faccia, che così viene scoperta e viene esaltata; viene amata, viene abbracciata e viene resa sorgente di nuove creature.
Vi ricordate quel caso che ho citato due anni fa, del professore di chimica? Un docente famoso di chimica di un’università italiana stava discutendo con me e altri sette o otto e, a un certo punto, dice: «Se non avessi la chimica, mi ucciderei». Aveva moglie e due figli: più disumano di così se mòre! Eppure la chimica per lui era come una preferenza, ma una preferenza “innescata” da un veleno mortale, che la rodeva incendiandola dal di dentro, facendone crollare tutte le pareti.
LUIGI GIUSSANI – AFFEZIONE E DIMORA
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