«Grati e ammirati per la sua libertà»

IL TELEGRAMMA A NAPOLITANO

22/04/2013 – Il testo del messaggio di don Julián Carrón inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della sua rielezione al Quirinale

Illustrissimo Signor Presidente, 24.000 aderenti alla Fraternità di Comunione e Liberazione, radunati a Rimini per gli annuali Esercizi spirituali, hanno appreso la notizia della Sua rielezione.
«Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un’assunzione di responsabilità verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità». Il suo gesto di libertà aumenta l’ammirazione per la Sua persona.
In questo drammatico momento Lei ci appare come una risorsa per l’Italia, di fronte all’urgenza di riprendere la strada di una vera pacificazione che ottenga quel bene così necessario per la vita personale e sociale.
Pur consapevoli dei nostri limiti, come credenti educati da don Giussani alla passione per il destino dei fratelli uomini, desideriamo offrire la nostra testimonianza, insieme a ogni uomo di buona volontà, come contributo per sbloccare la situazione, affermando il valore dell’altro nella ricerca del bene comune al di sopra di qualsiasi interesse particolare.
Comprendendo il peso enorme della nuova responsabilità, Le auguriamo di ottenere ciò per cui ha accettato questo grande sacrificio.
Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione

 

Non vorrei aggiungere nulla a questo testo così importante della mia Fraternità. Dico solo che mentre i miei amici erano là a Rimini, io, costretta a casa, ho seguito il desolante spettacolo offerto dalla maggior parte dei rappresentanti del popolo italiano e ho anche pregato il buon Dio, ho davvero mendicato un rimedio a questo obnubilamento collettivo delle coscienze che rende impossibile pensare al vero bene comune.

Sorprendentemente un uomo come Napolitano – che ha scandalizzato molti cattolici per certi suoi errori – ha saputo dimostrare un senso del bene comune ignoto a moltissimi in Italia e, al di là di come si svolgeranno gli eventi, sento di volergli esprimere la mia gratitudine per il coraggio con cui affronta questo incredibile onere.

 

Milano, 22 aprile 2013.

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1 Commento

  1. Sì, poverino, alla sua età ha fatto veramente un grandissimo sacrificio.

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