… ma il nostro cuore? la nostra intelligenza? il nostro desiderio di Verità, Giustizia, Bellezza, Bontà?

Un blogger amico ha postato oggi questa bella riflessione che condivido in pieno e mi chiedo come un famoso scrittore: dove è la vita che abbiamo perduto vivendo?

Ci siamo dimenticati di avere un cuore al quale non bastano le chiacchiere che ci inondano tutti i giorni da parte dei mass media, facendoci credere che quella sia realtà… ma il nostro cuore? la nostra intelligenza? il nostro desiderio di Verità, giustizia, Bellezza, Bontà?

Ecco il post dell’amico

Viviamo un momento storico di grandi cambiamenti; è possibile che, finalmente, l’uomo si sia reso conto che a far sempre nella stessa maniera non cambia mai niente. Si sta sviluppando una nuova coscienza che sta arrivando al cuore della gente, che la sta rendendo consapevole del fatto che, continuando sulla strada del capitalismo sfrenato e dell’egoismo presto si arriverebbe alla rovina, con la devastazione dell’individuo, sempre più infelice e dell’intero pianetatotalmente impoverito ed ucciso da tanta avidità.

Oggi, più che mai, è necessario riscoprire il cuore, che significa sentimento ma anche istinto, intuito, empatia,fratellanza, gratitudine. Tutta la nostra vita, fino ad ora, è stata incentrata sulla logica, sulle cifre, su quello che è più materialmente conveniente; dimenticando di avere un cuore abbiamo fatto si che tutto intorno e dentro di noi si complicasse.
 
Senza metterci il cuore i rapporti interpersonali diventano un dare esclusivamente per ricevere, il lavoro, scelto senza ascoltare il cuore ma solo la “logica”, diventa un mezzo per guadagnare e non per esprimersi, lo studio senza cuore significa ricordare molte nozioni senza imparare nulla. Abbiamo talmente perso l’attitudine a fidarci del nostro cuore che tendiamo a ritenere chi lo fa  sia una persona sciocca o, semplicemente, piuttosto ignorante.
Ma a cosa serve attraversare questo mondo splendido senza usare il cuore, senza, cioè, avere i mezzi per osservare e comprendere questa bellezza? E’ davvero una scelta intelligente rinunciare a quel che dice il cuoreper rincorrere delle mete razionali e terrene?
 
Che poi usare il cuore non significa dimenticarsi di avere un cervello; ascoltando il cuore si da modo anche alla parte più recondita di noi, quella che sfugge alle definizioni logiche, di esprimersi, di avere uno sbocco tangibile nella realtà. Perché a reprimere sempre ilcuore si vive male, si diventa infelici contro ogni logica e, nel peggiore dei casi, ci si ammala.
 
Il benessere di una persona e dell’intero pianeta non dipende soltanto dai numeri, dai redditi, dai guadagni e da tutto ciò che la razionalità ci insegna a valutare ma anche da ciò che quella singola persona prova, sente ed ha bisogno di esprimere quotidianamente a se stesso ed agli altri.

 

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6 commenti

  1. Condivido pienamente quanto sopra e, se mi permetti, aggiungo che: “Il nostro cuore non s’è perduto i nostri passi non hanno smarrito la Tua strada” Ciao a presto!

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    • Sì, grazie a Dio “Il nostro cuore non si è perduto, i nostri passi non hanno smarrito la Tua strada” Credo sia proprio un grazia speciale e… sempre a rischio. Perché siamo liberi e fragili!
      Un abbraccio

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  2. Marcello

     /  novembre 5, 2014

    Salve a tutti per caso mi sono imbattuto in questa paginacercando gli accordi o lo spartito o un file audio ecc. del brano da voi citato “Il nostro cuore” di Roberto Grotti. Lo ascoltato solo una volta a Taranto durante una messa e mi ha colpito molto oltre al testo anche la melodia. Mi aiutereste? Un grazie anticipato

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