Carissimi amici,
con l’annuncio della composizione della nuova Giunta, si conclude definitivamente una fase politica, durata due mesi, in cui e’ successo di tutto.
L’esecutivo regionale ha cambiato pochissimi volti: quello dell’assessore dei trasporti, a causa della presa di distanza del Partito Sardo d’Azione dalla attuale maggioranza, e quello mio, per decisione del gruppo del Pdl fatta propria dal Presidente della Regione. Come tutti gli assessori che si sono candidati, per correttezza istituzionale ho da subito rimesso il mandato nelle mani del Presidente perché facesse le valutazioni più opportune nell’interesse della Regione.
Sottolineo il fatto che la decisione di non partecipare alla Giunta non e’ mia, per rimarcare il fatto che non ho abbandonato la barca in cui ho remato con tutte le mie forze per quattro anni. Non ho voluto venir meno all’impegno preso con i miei 10.400 elettori che nel 2009 mi hanno votato. Non ho voluto negare io la collaborazione con il Presidente che, dopo poche ore dalla vittoria, mi aveva pregato di dargli una mano anche a costo di lasciare la comoda poltrona di consigliere regionale.
Ma ora dico con orgoglio che ritorno al mio lavoro, accettando volentieri la mia esclusione come la conseguenza di una scelta politica importante e convinta. Ho voluto correre un rischio altissimo, cosciente giorno dopo giorno della necessità di un cambiamento nella politica nazionale e locale. I fatti di questi giorni confermano drammaticamente la insopportabilità di un sistema istituzionale sclerotizzato nei conflitti della seconda repubblica e insieme il pericolo che la perdita di pazienza da parte del popolo sfoci nell’affermazione di un movimento che ha assunto i lineamenti di un vero e proprio partito totalitario.
Sempre più lucidamente vedo l’urgenza di un riscatto della buona politica dalla prigionia in cui e’ stata costretta dai vertici dei due più grandi partiti italiani. E il nostro tentativo non finisce con il risultato del 25 febbraio!
A presto.
Giorgio