Alcuni cattolici che conosco vorrebbero rinunciare al proprio diritto di voto oppure fare un voto di protesta. Ma la Nota del 2002 firmata dall’allora Card. Ratzinger ci ricorda il nostro impegno di cristiani (ricordo che per il fatto stesso che uno vive fa politica… non è vero che la politica coincide con l’appartenenza a un partito! almeno per un seguace di Cristo!):
Dalla Nota circa l’impegno dei cattolici in politica:
“Mediante l’adempimento dei comuni doveri civili, «guidati dalla coscienza cristiana»,[7] in conformità ai valori che con essa sono congruenti, i fedeli laici svolgono anche il compito loro proprio di animare cristianamente l’ordine temporale, rispettandone la natura e la legittima autonomia,[8] e cooperando con gli altri cittadini secondo la specifica competenza e sotto la propria responsabilità.[9] Conseguenza di questo fondamentale insegnamento del Concilio Vaticano II è che «i fedeli laici non possono affatto abdicare alla partecipazione alla “politica”, ossia alla molteplice e varia azione economica, sociale, legislativa, amministrativa e culturale destinata a promuovere organicamente e istituzionalmente il bene comune»,[10] che comprende la promozione e la difesa di beni, quali l’ordine pubblico e la pace, la libertà e l’uguaglianza, il rispetto della vita umana e dell’ambiente, la giustizia, la solidarietà, ecc. “
nicolacurro
/ febbraio 16, 2013Reblogged this on Censurarossa.
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