
“E’ la resistenza all’affezione che voi avete…”

È la resistenza all’affezione che voi avete. Sbloccatela, piantatela! Io rispondo così. Sappiate che è incapacità all’affezione e perciò è disumanità: è disumanità il non vivere questo stupore, questa gratitudine, il non lasciarsi afferrare da questo senso della bellezza, da questa bellezza; non è essere più umani, più intelligenti o più autonomi: è essere più stupidi e ottusi. Comunque, almeno questo: giudicatevi! La resistenza dell’indecisione, certo, l’ho io e l’avete voi: è la battaglia. Dico che la parola affezione, così come è stata spiegata, come è stata originata, segna la strada della battaglia.
Come ci ha insegnato sant’Agostino, la bellezza è da domandare. Questa è l’unica cosa in più che si potrebbe dire, l’unica in più che si deve dire. Bisogna domandare questo, perché se un ragazzo, a venti-ventidue anni, ha fame e sete di una ragazza in gamba, la cerca: la cerca! Cercate ed otterrete, «chiedete e vi sarà dato»: chiedete questa affezione o questo fiorire del valore estetico della vita, che è il tramite, è la modalità, in cui la verità si comunica («Il bello splendore del vero»).
Giussani Luigi , Certi di alcune grandi cose (1979-1981) – BUR 2007
Pubblicato da annavercors in settembre 15, 2012
https://annavercors.wordpress.com/2012/09/15/e-la-resistenza-allaffezione-che-voi-avete/
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