Perdonate se sono impertinente, ma ieri sera Alberto mi ha dato un pensiero di san Gregorio di Nissa (che tempi quelli in cui i giornalisti e i professori di filosofia o di lettere o i musicisti avevano certi pensieri, erano capaci di certi desideri!): «Non mancherà mai lo spazio a chi corre verso il Signore. […] Chi ascende non si ferma mai, va da inizio in inizio, secondo inizi che non finiscono mai». Come la tua figura, Madonna, viene definita bene da questo sguardo appassionato che il nostro antico padre nella fede viveva!
È un inizio che non finisce mai la strada su cui ognuno di noi è; per viverla, allora, è la domanda la genialità che domina lo spazio, gli spazi del nostro tempo, come gli spazi del nostro cuore. Auguriamoci vicendevolmente che questi inizi, queste riprese continue non cessino mai.
Ti ringraziamo, Madonna nostra, perché veramente madre nostra tu sei, anche sensibilmente, rendendo ai nostri occhi così chiaro e pervio, così chiaro e così facile da realizzare il nostro cammino.
Aiutaci, Madonna, ad essere capaci di volere l’essere, quello che l’essere veramente è. Tu, figlia Sua, figlia di questo tuo figlio, fa’ che la sera, nessuna sera, andiamo a dormire senza questa certezza che riprende l’avvio di tutte le cose in noi – appena respiriamo davanti al tuo ricordo l’atteggiamento che dobbiamo avere: umile, ma alto più che creatura solita –.
(Luigi Giussani, ottobre 2002)