Sgomento. Sono passati 38 anni da quel novembre in cui ci lasciasti. Mi è rimasto il rimpianto di non aver conosciuto il tuo cuore. Mi restano solo i ricordi di una bambina molto attaccata al suo babbo. Ma niente di più.
Mi portavi al cinema, mi portavi alle feste… mi portavi a Foxi dove con lena costruivi la nostra casa nei momenti liberi dal lavoro… Ricordi? Dall’impalcatura mi chiedevi i mattoni, uno dopo l’altro. “Mato” mi dicevi ed io sollecita ti porgevo il mattone.
Da adolescente poi, restavi con me fino a tarda notte a guardare il cielo stellato e ci interrogavamo sull’infinito.
Ricordo anche le lunghissime discussioni dopo cena sulla religione. E mamma ci rimproverava perché era ora di andare a letto.
Ricordi il viaggio a Lanusei e il guasto alla Renault?
Facemmo l’autostop e una macchina con tre preti ci accolse. Restammo un po’ perplessi davanti a quei tre che, fattici accomodare in macchina, proseguirono il loro rosario.
Quel guasto restò un segreto tra di noi… Chissà perché non volevi che mamma ne fosse informata!
Ma sono tutti ricordi frammentari: come dei punti nel cielo da collegare tra loro. Ma manca il progetto. E resti per me un mistero.
Certamente mi volevi bene, ed io ero attaccata a te e fiduciosa.
Di te mi resta la domanda sul mistero della tua vita stroncata a 51 anni da un aneurisma cerebrale.
Avevi il sorriso triste…
Anzi, negli ultimi anni il tuo volto diventava tenero con i nipotini. Ma per il resto… non ricordo di averti mai visto ridere di cuore.
Eri triste.
E ci si illumina soltanto per la gioia di un altro.
Martina
/ luglio 2, 2012Carissima, mi ha commossa! Sicuramente il tuo papà sarà stato un uomo di grande fede ed interiorità. Un grande abbraccio
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annavercors
/ luglio 2, 2012Grazie Martina! Chissà! lo conoscerò solo in Cielo!
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