Statalismo o sussidiarietà?

Carissimo Scalfari,
                           è una la riforma più urgente cui però nessuno sembra oggi volersi occupare, è la realizzazione della sussidiarietà che rimane purtroppo intenzionale mentre è l’anima della nuova società che si può costruire. Tutte le riforme cui anche questo governo tecnico sembra dedicarsi rimarrebbero zoppe senza sussidiarietà, senza che lo stato finalmente riconosca il valore di ciò che la gente associandosi costruisce. La svolta decisiva è a questo livello, sta tutta nel riconoscimento della capacità di condivisione del bisogno e di costruzione di risposte che il popolo sa mettere in atto perchè appartiene alla sua stessa definizione.
L’Italia è a una svolta su questo tema decisivo, deve scegliere se continuare ad essere uno stato che dirige dall’alto del potere istituzionale la vita dei cittadini o se lascia lo spazio alla gente di ridefinire continuamente il significato e le modalità dell’essere italiani. C’è da decidere se continuare ad essere statalisti, un po’ meglio ma sempre statalisti o se prendere la strada della sussidiarietà. Questa è la madre di tutte le riforme, e senza questa riforma non ci sarà nessuna reale riforma!!!
Gianni Mereghetti
Abbiategrasso
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