«Insieme con lui e con voi»

Dal sito della Fraternità sacerdotale di San carlo Borromeo una lettera da Novosibirsk in Siberia:

«Insieme con lui e con voi»

Scritto da Alfredo Fecondo il 29 febbraio 2012 ·  

Carissimo Massimo,
stamattina, domenica 30 ottobre, andavo ad Akadem Gorodok (la città universitaria di Novosibirsk n.d.r.) a celebrare la messa. Rapito dal paesaggio trasfigurato dalla prima neve, mi chiedevo se, per caso, esso non fosse il trasparire di un cuore lieto.
Dopo la messa mi ha raggiunto Iana, una ragazza che ci ha incontrato qualche mese fa in università, dove frequenta il terzo anno di lettere e studia italiano come prima lingua straniera.
Vede i suoi una volta l’anno. Loro vivono a Lensk, cittadina jakuta di 24.000 anime, a 2000 km a nord-est da qui, in uno di quei posti dove nel lungo inverno si può arrivare solo in aereo.
Il suo papà alleva cavalli. Lei li adora. Purtroppo non può goderne come vorrebbe, per la distanza, ma, soprattutto, per gravi problemi di deambulazione ed equilibrio fisico: quando cammina, sembra che ad ogni passo stia lì lì per cadere o che sposti una sorta di muro invisibile.
Oggi è venuta a chiedermi di poter ricevere il battesimo. I suoi, né atei né credenti, non le hanno dato nessuna educazione religiosa.
Le chiedo la ragione della richiesta e lei: «Perché voglio essere insieme con Lui e con voi».
Che colpo, ragazzi! Mai sentito da lei proferire parole religiose come Dio, Gesù, Lui ecc.. Ma in quelle parole «voglio essere insieme con Lui e con voi», c’è qualcosa di carnale, eterno, abissale, sublime. Intensi attimi di silenzio. Si ridesta in me una cosa che Giussani diceva di san Paolo sul dono dello Spirito. Le chiedo: «Può un cane capire un uomo che, ad esempio, soffre?». E lei: «Lo può consolare». «Sì, ma non può capirlo, perché non ne ha lo spirito; allo stesso modo, l’uomo non può capire Dio senza il Suo Spirito».
Le chiedo se ha la Bibbia. «No, ho solo il Vangelo». «Il Nuovo Testamento?». «Sì». «Allora, prova a cercare il terzo capitolo della lettera ai Galati. Verso la fine del capitolo, san Paolo usa una parola molto più vera di quella, pur giusta, usata da te. Tu hai detto: essere insieme, lui dice questa cosa, ma in un modo incomparabilmente più grande! Questo mostra bene la differenza di cui parlavamo prima tra cane e uomo, tra esperienza umana ed esperienza cristiana. Poi ne parleremo».
Caro Massimo, sono ancora sorpresissimo di questo dono e di questa scoperta. E, quanto più ci penso, tanto più provo una gratitudine smisurata per la vocazione e la missione qui. Grazie a te! Un abbraccio,
tuo Fec

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2 commenti

  1. E’ meraviglioso scoprire come il Divino Spirito possa plasmare un’ anima ignara, nel silenzio e fin nel profondo, tanto da suscitare domande e desideri sconosciuti! Un abbraccio e buona giornata

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    • Tanto meraviglioso che mi stupisco sempre…. basta guardarsi un po’ intorno e si scopre la straordianria bellezza dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo che non è da meno rispetto alle segrete meraviglie che accadono nel cuore dove solo Dio può operare… E più vai avanti e più ti stupisci e ti sorprendi!

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