“Il vero dramma della chiesa che ama definirsi moderna [ il vero dramma dei cristiani che vogliono essere moderni ] è il tentativo di correggere lo stupore dell’evento di Cristo con delle regole” . E’ una mirabile frase di Giovanni Paolo I (sarebbe stato provvidenziale quel suo mese di pontificato, anche solo per questa osservazione, di cui non si trova altrove l’equivalente). Cristo è un evento, un avvenimento, un fatto, che innanzitutto riempie di stupore.
L’irruzione di qualcosa di imprevedibile e di imprevisto – un avvenimento, un “evento” – desta innanzitutto stupore. E lo stupore è l’inizio di una “reverentia”, di un rispetto, di un’attenzione umile. Come in un bambino posto di fronte a una situazione nuova: in lui istintivamente si desta un senso di stupore e di rispetto umile e un po’ timoroso. Chi si sottrae allo stupore dell’avvenimento, e all’attenzione, alla venerazione, alla curiosità rispettosa e umile che l’avvenimento istintivamente suscita, diventa schiavo di regole. Chi tenta di sottrarsi all’avvenimento si fa inevitabilmente schiavo di regole.
Questo spiega molto bene la caratteristica del soggetto umano creato dalla mentalità moderna: grumo di segmenti, di particelle e di brandelli, come dicevamo. Ognuno di questi brandelli sussiste e procede perché segue delle regole: le regole dell’ufficio, della famiglia, le regole anche dell’andare in chiesa o in parrocchia. Quando ci si sottrae allo stupore, alla luce e al calore che l’avvenimento di Cristo accende, e in cui soltanto emerge la faccia o l’unità dell’io nei suoi vari aspetti (per cui essi arricchiscono l’unità e non la deprimono in divisione rappattumata), non si può evitare di assoggettare la propria vita, segmentata, alla schiavitù delle regole.
Questa osservazione ci richiama a Cristo che ha dato la vita per salvare l’uomo dalle regole dei farisei, dal fariseismo. Da quando Cristo è venuto, nei due millenni cristiani nessuna epoca è stata più farisaica della nostra. (..)
Luigi Giussani
( Riv. Tracce , febbraio 2000 )
Mi pare che questa frase sul fariseismo dei nostri tempi sia diventata incomprensibile per noi che crediamo più all’apparire che all’essere. Eppur c’è in noi un profondo disagio che a volte riaffiora con una misteriosa malinconia, con una sconosciuta nostalgia: è la nostalgia dell’essere e l’attesa dell’Essere.
Così diventiamo come schizofrenici e, per non voler andare al fondo del nostro cuore, che ci farebbe ritrovare l’Essere, Dio, ci accontentiamo delle apparenze.
E’ più semplice attaccarsi alla morale, alle regole, che non amare Cristo, come nostra scelta di vita, e ci illudiamo che per amare Cristo basti osservare le regole.
Questo è moralismo; questo è fariseismo.
Lo stupore invece, gli occhi spalancati davanti al miracolo della realtà che ci manifesta l’Essere, ci danno quell’atteggiamento morale originario per cui uno non può non amare l’Autore di tutta la Bellezza che il nostro cuore desidera e, se uno ha fortuna di conoscere chi gli rende visibile, incontrabile, udibile l’Essere, ne nasce un’affezione tale per cui mai vorrebbe essere in disarmonia con la Bellezza assoluta ed amata. Ed ogni errore diventa oggetto di pianto, ma un pianto che sarà asciugato dalla tenerezza di quel Dio che non ha esitato a farsi uomo per starci vicino fino alla fine del mondo.
utente anonimo
/ marzo 26, 2006Chiedo… c’è un modo per amare Dio?
Se sono protestante lo amo lo stesso?
E.
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AnnaV
/ marzo 26, 2006Bentornato!
Se sei protestante, credo che potrai fare la domanda al tuo Pastore.
Ma se chiedi a me, che sono cattolica, la prima risposta che mi viene in mente è una frase del NuovoTestamento che dice che non si può amare Dio che non si vede, se non si amano le persone che si vedono.
Però per il Cristianesimo la cosa fantatica che me l’ha reso affascinante è stato sperimentare che ” Non siete stati voi a scegliere Me, ma Io ho scelto voi”!
Capisci? l’esperienza di una che non si sentiva nessuno nel gran mare dell’Essere, l’esperienza tutta umana di un incontro con delle persone che, in nome di Gesù (ma mica me l’hanno detto!) mi accettavano per quello che ero, senza precondizioni; mi facevano capire che potevo essere utile, se volevo, al disegno più grande di un Dio buono che si era chinato su di me attraverso loro.
Era una cosa inaspettata e inimmaginata e la gratitudine si è trasformata in amore per quelle persone e per quello che mi rappresentavavno e in desiderio di estendere quello stesso amore che avevo ricevuto, quella stessa accoglienza a tutti quelli che avrei incontrato, disposti a fare la stessa avventurosa esperienza.
Scusa la prolissità, ma l’argomento mi appassiona tantissimo!
Buona Domenica!
Anna
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AnnaV
/ marzo 26, 2006Ps:Sai Emanuele, ho appena postato questa cosetta che ti può aiutare a capire cosa sia per me il Crstianesimo:
http://wetrustinjesus.splinder.com/post/7570122
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utente anonimo
/ marzo 26, 2006si ma avevo già letto una cosa simile…
e per la verità già avevo presente questa visione del cristianesimo, e anche l’eventualità che tu possa riconoscerti. Non mi cambia niente.
Dicevo: C’è un modo per amare Dio?
un protestante è meno cristiano di un cattolico o di un ortodosso?
E poi mi spieghi anche perchè il cristianesimo, almeno quello cattolico, crede di bastare a sè stesso come dottrina universale? .. come dici tu, non c’è bisogno di studiarsi altri filosofi che non mi piacciono quando ho la parola di cristo che già da sola è tutto ciò di cui ho bisogno. Che secondo me è come paracadutarsi da 10000 m senza la maschera d’ossigeno, che tu abbia il paracadute conta poco..
E. Bye
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AnnaV
/ marzo 26, 2006E’ vero, l’avevo già scritto nel mio blog e me n’ero dimenticata…. scusami…
sai poco fa parlavo al telefono con ex prete e ci chiedevamo se fossimo nella giustavia (lui ora è regolarmente sposato, ma questo per me non è un prblema)
Però so che se mendico da Dio la grazia di capire quale sia la giusta via Lui non può ignorarmi. Il Dio cristiano è pieno di misericordia e avrà pietà di una che Gli chiede di capire la strada giusta.
Credo proprio che funzioni da ottimo paracadute…
Vabbè che non mi ha risparmiato tre cadute rovinose e rovinanti… però una volta un prete che mi conosceva bene mi disse: “Tu cadi sempre in piedi” e San Paolo ci ricorda che dobbiamo essere “in spe erecti” in piedi, decisi nella speranza.
Comunque è difficile capire la mia posizione . Dante direbbe intender non lo può chi non lo prova…
Vedi, non è che non voglia occuparmi degli altri filosofi… perdonami, ma a me la filosofia, come la economia un po’( asnzi molto) mi annoia, a meno che non sia illuminata da uno che me la sa rendere affascinante.
Come la musica di Beetoven che trovavo noiosissima fino a che un amico ci spiegò in modo stupendo i vari passaggi del 2° movimento della Settima di Beetoven.
Vedi, quel che mi attrae non è l’erudizione, ma la bellezza, anzi la Bellezza con la B maiuscola che è presente in ogni atomo… ma devo essere siutata a scoprirla da qualcuno che ne sia innamorato e la conosca bene.
Ma dimmi sei davvero protestante? o era un modo di dire?
Sul modo di amare Dio credevo di averti risposto con le parole di San Govanni,credo.
In fondo cosa dice Gesù: alla fine del mondo dirò: venite benedetti dal Padre mio perché quando ho avuto fame, sete, ecc. vi siete occupati di me.
Mica dice venite voi cattolici o voi ortodossi o vattelapesca… non ti pare?
Per amare Dio chi non ha conosciuto il Cristianesimo basta che ami veramente i suoi fratelli uomini e faccia tutto quello che può per loro.
Questa ti sembra una risposta esauriente?
Buona serata!
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utente anonimo
/ marzo 27, 2006Si esauriente…
Protestante era un modo di dire…
mi domando se anche gli islamici a modo loro servono Dio.. magari lo chiamano solo con un nome diverso, oppure gli induisti..credi non si possa estendere troppo il concetto del “chi mi ha amato mi segua”?
E.
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AnnaV
/ marzo 27, 2006Sai, a certe domande non posso rispondere io perchè solo Dio conosce il cuore dell’uomo e lo comprende.
Ti ho ripetuto solo le parole di Gesù per cui penso che – benchè misteriose – pcertamente le comprenderemo e… sulla nostra pelle; e forse in base a quelle un santo ha detto: “Saremo giudicati sull’amore”.
Quanto al fatto che “Chi mi ama mi segua” possa estendersi a tutti , credo che Gesù fosse molto concrto: ha visto Giovanni e Andrea e gli ha detto:”Venite a vedere” e rimasero con lui tutta la sera (erano le 4 del pomeriggio).
Ha visto Matteo il pubblicano e gli ha detto: Seguimi.
Ecc.
Lo si segue se lo si segue cocretamente ; infatti il giovane ricco se ne andò triste, perchè non aveva voluto seguirlo.
La dinamica è ancora la stessa: lo si segue se lo si segue in una compgnia fisica, concreta cui Lui ha dato il nome di Chiesa (che non è una cosa astratta e lontana, ma sono degli amici concretissimi che ti vogliono bene in nome di Gesù).
Se mi sono spiegata male scusami, magari la prossima volta lo farò meglio.
Buona Giornata
Anna
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utente anonimo
/ marzo 27, 2006Ma lo puoi seguire concretamente anche senza la chiesa… basta metti in atto quegli insegnamenti… cmq non vedo perchè dobbiate condannare le altre religioni, visto che non sapete se anche quelle fanno parte dell’unico amore per il solo dio… insomma a questo punto non è un male se si diffonde l’islamismo anche in italia…
E.
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AnnaV
/ marzo 27, 2006come al solito mi parte quello che ho già scritto e devo ricominciare…
Allora: 1) chi ti dice che la Chiesa condanni le religioni se il Papa stesso, anche da poco ha ricevuto in Vaticanio Kung? E poi tuttele delicate operazioni di avvicinamento anche allaCina….
don Giussani stesso era grande amico dei monaci buddisti del monte Koia.
vedi, la Chiesa non può condannare (e non lo fa) le varie religioni che sono l’espressione più alta del desiderio dell’uomo di avvicinarsi al Mistero.
Per noi cristiani il Mistero si è rivelato con un nome e un volto, il volto del Figlio di Dio che ha assunto carne mortale per farci compagnia fino alla fine del mondo attraverso la Sua Presenza reale nella Chiesa.
2)Dici che si possa seguire Cristo, ma non la Chiesa.
Ma perchè il Figlio di Dio avrebbe voluto fondare su Pietro la SUA CHIESA?
E la prima Chiesa non sono forse stati i primi apostoli che hanno raccontato la storia di Gesù nei Vangeli (altrimenti come la copnosceremmo? dai cenni che ne fa Tacito o Flavio Giuseppe?)
E poi come faresti a conoscere Gesù se non ci fossero stati i primi amici degli apostoli, e gli amici degli amici, e le mogli e tutte le generazioni che sono giunte fino a chi ti ha parlato per primo di Gesù?
alla prossima puntata finisco di risponderti. ora c’è il pranzo.
Anna
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AnnaV
/ marzo 27, 2006vengo ora alla terza obiezione.
L’Islam in Italia.
Forse non sai che se gli islamici avessero la maggioranza, cui aspirano (in questo caso la democrazia gli fa comodo) imporrebbero la legge del Corano.
Allora ci sarebbe una teocrazia, che notoriamente è aborrita dall’Occidente.
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cogitor
/ marzo 27, 2006Carissima AnnaV, scopro solo adesso (sigh!! Casualmente!!!)che hai creato un tuo blog. Come faccio a non linkare il blog di una cara amica nel mio? Vado subito! Ti abbraccio.
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AnnaV
/ marzo 27, 2006Grazie cogitor! credevo che lo saoessi già! vabbè che sono molto impegnata ultimamente….
Però adesso che ci penso ti linko anch’io!
Ricambio l’abbraccio!
Anna
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utente anonimo
/ marzo 27, 20061) me l’aspettavo creava scalpore il termine “condanna” .. beh, anche se non ufficialmente, vi da fastidio il contatto con una religione straniera… L’hai detto tu stessa precedentemente. Non vi piace neanche che si insegni un’altra religione diversa dalla vostra a scuola…
2)Perchè credi che il figlio di Dio sia solo gesù? probabilmente esistono di più e diverse verità rivelate, dell’unico Dio e diversi modi di interpretarle. E poi.. la chiesa è dove due o più persone saranno riunite nel suo nome mi pare no? quindi anche gli islamici, benche non cattolici…
3) L’islma in italia… forse tu non sai che l’identita tra legge e legge religiosa, è la fascia estremista dell’islam, qua abbiamo un’altra storia, IL NOSTRO CELEBERRIMO ILLUMINISMO, che loro non han avuto. Non si pone il problema che hai messo tu, non fa certo paura…
E. saluti saluti
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angelonocent
/ marzo 27, 2006Ho letto con profondo interesse il commento di Don Giussani.
Secondo me non bisogna fraintendere le sue parole sul fariseismo. Lui dice:”Da quando Cristo è venuto, nei due millenni cristiani nessuna epoca è stata più farisaica della nostra.”
Un conto è parlare di un’epoca, la nostra, un conto è parlre di soggetti: io, tu, noi…
Tu affermi: “noi crediamo più all’apparire che all’essere. Eppur c’è in noi un profondo disagio che a volte riaffiora con una misteriosa malinconia, con una sconosciuta nostalgia: è la nostalgia dell’essere e l’attesa dell’Essere.”
Anna, stai dicendo cose vere ma nel contempo fai emergere una contraddizione. In realtà quel disagio, quella misteriosa malinconia.., una sottocelata nastalgia… più che fariseismo sono patologie dello spirito.
Sei tu per prima ad affermare che “Così diventiamo come schizofrenici”.
Dove dissento dalla tua impostazione è proprio in quel “non voler andare al fondo del nostro cuore, che ci farebbe ritrovare l’Essere, Dio”. Sarebbe come dire a uno che ha un tumore: “Quanto sei stupido! Se andassi in profondità…”
Dove riesci a vedere il fariseo in un malato?
Le conclusioni cui giungi sono le stesse di Don Giussani che aveva compassione di me, di te..e ci prendeva com’eravamo, nella nostra situazione di malattia…
L’Agnello di Dio che TOGLIE IL PECCATO DEL MONDO è la terapia. Lui è il farmaco e il medico allo stesso tempo.
Dove voglio arrivare? Semplicemente a dire che parlare di mondo farisaico è fare un’astrazione. Il cristiano non è un uomo perfetto, spesso un malato, sempre bisognoso di perdono.
Solo chi si sente amato e perdonato sa usare le parole della consolazione e della misericordia. Tutte le altre sono parole inutili che deprimono, avviliscono.
Dare consigli al mondo e darli a nessuno, è la stessisima cosa.
Forse non sono stato chiarissimo ma mi piacerebbe sentire dalla tua voce e dalla tua penna non giudizi sulla mia persona di “volgarissimo fariseo” ma il fiato di quella Bellezza CHE I TUOI OCCHI HANNO VISTO ed ora t’incanta, perchè ti faccia a tua volta incantatrice.
Di lamentele sul nostro tempo siamo tutti stanchi. Papa Benedetto mi ha insegnato a guardare il mondo con nuovi occhi:”La fede non è una corazza fatta di certezze. Il credente esercita la sua fede nell’oceano del nulla, della tentazione e del dubbio: questo oceano della incertezza è il solo luogo in cui egli possa esercitare la fede.”(Card. Joseph Ratzinger)
I farisei ci saranno ma io vedo solo compagni di viaggio intorno a me. E, se posso, offro loro da bere.
Non fraintendermi: le mie non sono critiche. Solo esternazioni di uno che magari non ha capito bene.
Mi piacerebbe tanto averti compagna di viaggio, giacchè sei già una schiena a disposizione di Dio.
Vorrei che tu scrivessi ed animassi il dibattito su queste tematiche anche su un altro sito:
http://groups.msn.com/COMPAGNIADEIGLOBULIROSSI-DNAoh
Avrò l’onore di leggerti? Non farlo per me pa per coloro che hanno fame e sete anche di Parole di Vita.
Fraternamente.
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AnnaV
/ marzo 27, 2006Innanzitutto benvenuto Angelo! ho visto appena il titolo del tuo sito … anzi ho visto il nome di San Riccardo Pampuri! figurati! ora sono proprio sotto il suo sguardo! la sua foto è proprio davanti a me… per caso perché questo non è il luogo abituale dove sto.
Ma nulla accade per caso… tutto accade per la gloria di Dio anche questa caduta che mi tiene ingessata in carrozzina da un mese e ne avrò per un anno se sono fortunata.
Ebbene, forse mi sono spiegata male, ma volevo aggiungere alla bellezza delle parole di don Giussani una riflessione che accompagnasse una mia giovane amica che si sta interrogando sulla sua vita.
Stavo descrivendo quello stato d’animo che lei ha esternato suo malgrado ed io descrivevo perché è tipico di chi è in cerca di qualcosa e ancora non sa… lo conosco…. varia da età a età e comunque è sempre dolce e doloroso insieme, secondo diverse proporzioni e gradazioni.
Non mi sarei mai permessa di commentare don Giussani con le mie povere parole e assolutamente non penso che chi ha una patologia sia un fariseo.
Per me i farisei, più o meno consapevoli, sono coloro che credono che l’importasnte sia salvare la loro faccia a qualunque costo, anche se si deve distorcere la verità.
Forse Giussani si riferiva a loro… non so.
Comunque ricordo sempre molto bene il detto di Terenzio “Nihil humani a me alienum puto” (niente di ciò che può fare l’uomo mi è estraneo” – potrei cascarci anch’io!) per cui anche se certe facce televisive mi provocano il voltastomaco per l’evidente malafede… penso sempre a quel che diceva Santa Bernadette: “del primo moto dell’anima non siamo responsabili, ma del secondo moto sì” perché quello è il momento della nostra libera adesione o rifiuto.
Quanto alla proposta che mi fai, davvero allettante, vorrei… ma davvero non ce la faccio… già questo blog e la collaborazione con diversi siti e portali mi sta facendo impazzire, tanto che ci sono delle ml di yahoo cui da tempo sono iscritta ma non riesco a seguire e non mi cancello per non recare dispiacere a chi mi ha invitato.
Comunque vi darò uno sguardo e certamente passerò dal tuo blog… almeno finchè il Signore me lo concede…
Ti ringrazio di cuore e…. arrivederci nwel tuo blog!
Ciao carissimo!
Anna
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AnnaV
/ marzo 28, 20061) me l’aspettavo creava scalpore il termine “condanna” .. beh, anche se non ufficialmente, vi da fastidio il contatto con una religione straniera… L’hai detto tu stessa precedentemente. Non vi piace neanche che si insegni un’altra religione diversa dalla vostra a scuola…
a)scalpore non ti sembra eccessivio nel mio caso?
b)la piccola differenza tra l’istintività che ti porta in un senso oin un altro anche oer quel xche riguarda simpatie e antipatia, che è tipica dell’animale e la razionalità dell’uomo, è che il vero uomo usa la ragione e cerca di far coincudwere ragione e affezione. Mi spiego: se amare l’altro, cioè il suio bene, è giusto, io cercherò di amare l’altro e accoglierlo… anche se non en ho voglia. Insomma l’uomo, a differenza del bue e della gallina sa distinguere ciò che è bene e ciò che è male, e usa la ragione per guidare i sentimenti nel modo giusto. (Tu puoi aver voglia di sbattere al muro tuo figlio che ti fa imbestialire, ma capisci che non è giusto e non lo fai perché usi la ragione, non l’istinto per agire… almeno io faccio così o cerco di farlo)
2)Perchè credi che il figlio di Dio sia solo gesù? probabilmente esistono di più e diverse verità rivelate, dell’unico Dio e diversi modi di interpretarle. E poi.. la chiesa è dove due o più persone saranno riunite nel suo nome mi pare no? quindi anche gli islamici, benche non cattolici…
a) Io credo che Gesù è l’unico Figlio di Dio perché è l’unico che l’ha detto di sè a un certo punto e l’ha dimostrato.
Non credo alle favole o ai cartomanti: mi sono abbondantemente documentata come persona dotata di ragione e quindi in dovere di usarla per non atrofizzarla.
b) due o tre che si riuniscono nel suo nome secondo l’intenzione buona che la Chiesa, SUO CORPO da lui voluto,indica, garantiscono la sua presenza; ma non mi risulta che gli islamici si riuniscano in nome di Gesù.
3) L’islma in italia… forse tu non sai che l’identita tra legge e legge religiosa, è la fascia estremista dell’islam, qua abbiamo un’altra storia, IL NOSTRO CELEBERRIMO ILLUMINISMO, che loro non han avuto. Non si pone il problema che hai messo tu, non fa certo paura…
Ti ho detto che l’uso della ragione è fondamentale per affrontare la realtà.
Se gli amici islamici dicono ,in quanto fedeli al Corano, che gli infedeli vanno convertiti o ammazzati, se rifiutano tutto ciò che è occidentale e lo disprezzano perchè si sentono portatori della verità del Corano, figurati cosa gliene importa del tuo celeberrimo illuminismo. Da’ retta a me. Che ognuno stia nella propria terra, aiutiamoli a nella loro patria non in modo assistenziale, ma esportando ciò che li renda soddisfatti di vivere dove vivono; e cerchiamo in modo intelligente di affrontare i prblemi della nostra Italia, ad uno ad uno, seriamente, magari sbagliando, ma avendo il coraggio di correggerci.
A partire dal problema della vita.
Se non c’è diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale… non hanno senso gli altri diritti: chi non esiste non ha diritti.
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