Quid est Veritas?

Rileggevo ieri la Passione secondo San Giovanni e mi sono soffermata sulla domanda di Pilato “Che cosa è la verità?”. E, dopo aver formulato la domanda se n’è andato.
Mi è sembrato di vederlo con un sorriso (spezzante? sconsolato?) andar via consapevole della propria impotenza davanti alla Verità. Quale verità, quella dell’imperatore romano o quella dei Giudei che gli avevano consegnato quell’Uomo? o quella dell’uomo che diceva che il Suo regno non era di questo mondo e che Lui era venuto per dare testimonianza alla Verità?
Forse la sua era solo  un’intuizione desolata della propria incapacità; ma per noi è facile capirlo, immersi come siamo nelle mille “verità” o meglio, opinioni, che valgono l’una quanto l’altra.
L’unica differenza la fa la risposta che anagrammando “Quid est veritas“, dà sant’Agostino: “Est vir qui adest“.
O la verità è una Presenza ,concreta, visibile, toccabile, sperimentabile come quell’uomo che diceva e continua a dire “Io sono La Verità, la Via, la Vita”. Oppure è  una opinione che ha lo stesso , identico valore delle altre.
Se è una Presenza reale la si può riconoscere e seguire con passione perché ciascuno di noi è fatto per la Verità; se è un’idea,  un discorso ,  logico e perfetto, senza una sbavatura può sempre lasciarci  nel dubbio; ma una persona… una persona è lì, occupa uno spazio, ha delle esigenze, può disturbare, ma non possiamo fare a meno della sua Presenza perché è la Verità.
A meno che… a meno che non siamo attaccati più alle nostre opinioni che alla verità.
Lascia un commento

Lascia un commento